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ARRESTATI ELEMENTI DI SPICCO DEL CLAN DEI CASALESI

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Arresto ad opera degli agenti della Squadra investigativa del comm.to di Aversa

Agenti della Squadra Investigativa del Commissariato P.S.AVERSA hanno tratto in arresto notificando Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere ad elementi di spicco del clan dei casalesi e del clan sarno di Ponticelli responsabili del tentato omicidio in danno di Di Tella Raffaele e Ruffo Ciro, agguato consumato in Carinaro il 28/9/2000. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati a : DG.F. di anni 38, pluripregiudicato dell'omonimo clan legato alla consorteria criminale dei casalesi, detenuto allla Casa Circondariale di Taranto DD. S. di anni 44, pluripregiudicato di cesa legato al clan dei casalesi ( gruppo Di Grazia ), detenuto alla Casa Circondariale di Larino T.E. di anni 37, pluripregiudicato appartenente al clan sarno di ponticelli, detenuto alla Casa Circondariale di Secondigliano. A conclusione di complesse e laboriose indagini, corroborate anche da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, la Squadra Investigativa di questo ufficio coordinata dalla D.D.A. di Napoli faceva piena luce sul tentato omicidio in pregiudizio di Ruffo Ciro e Di Tella Raffaele appartenenti al clan capeggiato da Picca Aldo di Carinaro. L'attivita' investigativa consentiva innanzitutto di delineare il patto scellerato tra il clan Sarno di ponticelli ed il clan Di Grazia, entrambi legati da una comune origine cutoliana ed in contrasto verso i sodalizi un tempo alleati con la Nuova Famiglia, concretizzando tale appoggio reciproco nella consumazione di omicidi. Infatti le indagini hanno appurato lo stretto rapporto di amicizia tra il clan Sarno ed il clan Di Grazia per soddisfare comuni ed esclusive esigenze di controllo del territorio attraverso l'eliminazione di avversari; tale dato investigativo è confortato dall'arresto di T. E., uomo e killer del clan Sarno, esecutore materiale dell'agguato a Di Tella Raffaele e Ruffo Ciro, fedelissimi al sodalizio camorristico Picca-Quadrano. Il Ruffo Ciro nel 2009 si suicidò nel Carcere di Alessandria. Dall'attività investigativa è emerso che il commando che partecipò all'agguato era composto da tre persone che, giunti a bordo di una Fiat Punto di colore verde, intercettarono il Ruffo ed il Di Tella cominciando a sparare all'impazzata al loro indirizzo con una 9x21 ed una mitraglietta UZI ferendo gravemente Di Tella Raffaele che si salvò grazie prima ad un errore di mira nell'esecuzione e poi nel malfunzionamento dell'arma da guerra inceppatasi nel momento cruciale dell'esecuzione. Il D.T. riportò gravi ferite con prognosi riservata mentre il R. fu giudicato guaribile per le lesioni d'arma da fuoco con prognosi di 10 giorni e nella immediatezza dei fatti presso l'Ospedale Civile di Aversa le indagini furono avversate dalla totale reticenza delle vittime che sentiti al riguardo fornirono una versione poco credibile delle circostanze del ferimento. Il Commissariato P.S. Ponticelli ha notificato analoga ordinanza al quarto destinatario della misura cautelare identificato per: -C. A. di anni 34, pluripregiudicato del clan Sarno attualmente detenuto, che ebbe un ruolo di organizzatore e basista del duplice tentato omicidio. I reati contestati vanno dal tentato omicidio, all'associazione a delinquere di stampo camorristico ed al porto e detenzione d'arma clandestina e da guerra.
29/07/2011

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