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Capoluogo. Tre fermi di P.G. per tentato omicidio in concorso

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Fermati dalla Squadra Mobile tre pregiudicati autori dell’accoltellamento avvenuto ieri in via Rochester

Con una serrata indagine lampo, la Polizia di Caltanissetta è risalita agli autori della violenta aggressione, avvenuta ieri mattina, intorno alle ore 10.30, nel Capoluogo, in via Rochester, nei confronti del panettiere Marcello Baglivo, di anni 22, che attualmente giace al reparto rianimazione dell'ospedale di Caltanissetta in coma farmacologico, dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la copiosa perdita di sangue dovuta alla gravissima ferita inferta al collo.

La 3^ sezione della Squadra Mobile - Reati contro la persona, diretta dalla d.ssa Marzia Giustolisi, nell'immediatezza del verificarsi dell'evento delittuoso, ha alacremente sentito numerosi testimoni che hanno assistito alla rissa e fornito preziose informazioni e descrizioni dei tre soggetti che avevano picchiato i due panettieri, tra cui il Balivo.

Si attivavano, quindi, le ricerche sguinzagliando decine di pattuglie della Squadra Mobile e della Sezione Volanti per tutta la città e, nello stesso pomeriggio di ieri, veniva scovato lo Scimonelli Michael Omar in questa via Blandino al civico 15, presso un vecchia abitazione dove si era rifugiato dopo la fuga, sperando che la Polizia non lo trovasse.

Infatti a tutti gli indirizzi conosciuti, dei familiari e della fidanzata, nessuno lo aveva visto.

Lo Scimonelli tentava di fuggire togliendo le tegole della fatiscente abitazione ma gli agenti riuscivano ad entrare, sfondando la porta, e a bloccarlo mentre si stava dando alla fuga sui tetti.

L'amara sorpresa era che lo Scimonelli Michael era da solo. I tre si erano divisi per confondere le acque ma le ricerche del fratello Scimonelli Anthony, che era stato già individuato quale altro correo, continuavano incessantemente.

Rintracciato anche Scimonelli Anthony che aveva capito che il cerchio si stava chiudendo anche su di lui, i due venivano interrogati negli uffici di polizia e inchiodati anche dalle riprese della telecamera della banca Unicredit sita vicino il luogo del delitto ammettevano le loro responsabilità e svelavano il nome del terzo complice, Giannone Giuseppe, cugino acquisito dello Scimonelli Michael.

Anche lui quindi veniva cercato battendo a tappeto i quartieri della città che era solito frequentare e in serata veniva rintracciato e portato negli uffici della Squadra Mobile dove ammetteva le sue responsabilità così come gli altri due.

Al momento del rintraccio lo Scimonelli Michael indossava ancora una maglietta con delle macchie di sangue che veniva sequestrata e repertata dalla Polizia Scientifica per eventuali comparazioni con il sangue della vittima.

I tre ammettevano che l'arma utilizzata era stata un coltello a serramanico di cui si erano disfatti così come si erano liberati, secondo le prime ammissioni, degli indumenti intrisi di sangue.

Indagini in corso per chiarire il movente.

I tre sottoposti a fermo di P.G. per tentato omicidio in concorso, venivano ristretti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta a disposizione dell'A.G.
30/05/2014

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