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DENUNCIATO UN 23 ENNE PER TRUFFA E FALSITA’ IN SCRITTURA

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PAGAVA DEI GIOIELLI CON UN ASSEGNO IRREGOLARE

A seguito di una denuncia querela presentata presso gli Uffici di Polizia, personale della Squadra Mobile ha svolto le opportune indagini che hanno permesso di addivenire alla compiuta identificazione della persona che, in data 21 dicembre, aveva acquistato degli oggetti in oro presso una gioielleria di via Bari, del valore di 1.090,00 euro, saldando il tutto con un assegno bancario risultato essere di seguito scoperto. Trattasi di un giovane 23 enne originario di Verona ma domiciliato a Bolzano, il quale è stato denunciato alla locale A.G. in ordine ai reati di truffa e falsità in scrittura privata. Nello specifico il soggetto in questione si era presentato nella gioielleria chiedendo di visionare dei gioielli per un valore massimo di 1.000,00 euro, in quanto era intenzionato ad effettuare un regalo alla madre. Il titolare dell'esercizio commerciale a quel punto mostrava al ragazzo alcune catenine e alcuni bracciali. Dopo aver visionato gli oggetti, il giovane sceglieva una catenina in oro giallo 18 carati, a maglie strette, alla quale decideva di abbinare un ciondolo di marca Pomellato, anch'esso in oro giallo, 18 carati con un angelo di piccole dimensioni. Alla catenina con ciondolo decideva poi di unire come regalo anche un bracciale, sempre in oro giallo 18 carati, il tutto per un controvalore di 1.090,00 euro, che visto il rilevante importo dell'acquisto, il gioielliere decideva di scontare a 1.000,00 euro. Al momento di pagare i gioielli, il ragazzo compilava un assegno riportandovi l'importo pattuito di 1.000,00 euro. Successivamente, al fine di verificare la regolarità del titolo di credito, il titolare della gioielleria si verificava presso la propria banca e solo successivamente gli veniva comunicato che il suddetto assegno non poteva essere negoziato in quanto irregolare. La Squadra Mobile quindi dopo una serie di accertamenti riusciva ad individuare il soggetto in questione resosi responsabile della truffa perpetrata in suo danno. Si precisa inoltre che in sede di denuncia il gioielliere consegnava presso questi Uffici l'assegno in questione, e dagli accertamenti esperiti sul titolo di credito emergeva che il medesimo faceva parte di un carnet tratto da un conto corrente intestato ad un'altra persona. Si rappresenta ulteriormente che il truffatore si era presentato in altre gioiellerie della città manifestando sempre l'intenzione di fare un regalo alla madre e di voler pagare il valore dei gioielli sempre con un assegno. Premesso quanto sopra il predetto veniva quindi deferito a codesta A.G. per i reati sopra elencati.
27/12/2010

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