Questura di Biella

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“SGOMINATA DALLA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI BIELLA UNA BANDA DI LADRI

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arresto truffatori

“SGOMINATA DALLA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI BIELLA UNA BANDA DI LADRI IN TRASFERTA IN QUESTA PROVINCIA, DEDITI ALLA COMMISSIONE DI FURTI E RAGGIRI NEI CONFRONTI DEGLI ANZIANI ”

Nell’ultimo mese in questa provincia è stata registrata una recrudescenza dei reati  contro il patrimonio commessi in danno delle c.d “fasce deboli”, in particolare di persone anziane che venivano fatte oggetto di furti e truffe presso le  loro abitazioni. Nelle diverse attività delittuose  gli autori del reato si presentavano alle parti offese adducendo diverse scuse al fine di introdursi preso l’abitazione delle vittime o per individuare l’eventuale nascondiglio dei preziosi o del denaro in esso custodito. Nei casi di specie, i malfattori utilizzavano tecniche diverse: in un caso si spacciavano per tecnici dell’azienda di distribuzione dell’acqua o del gas o incaricato del controllo sistema di riscaldamento, in altri per appartenenti ad alcune forze di polizia in particolare “ vigili urbani” del comune in cui era locata l’abitazione

Tale attività predatoria veniva analizzata attentamente dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Biella, che, con l’ausilio del personale del Gabinetto di  Polizia Scientifica e supportati dall’esperienza investigativa acquisita in merito ai reati in questione, raccoglievano elementi che indirizzavano le indagini verso comunità di Sinti provenienti  da fuori provincia. Sulla base di tale indizi, nella mattina del 18 u.s., il personale della Squadra Mobile attuava un servizio mirato, disponendo vari equipaggi in diversi punti di osservazione, posti nelle principali vie d’ingresso a  questo capoluogo. Nel corso del servizio, verso le ore 08,50, non sfuggiva all’occhio attento degli investigatori il transito sulla strada statale 143  di un’autovettura  Mercedes classe A,  la quale,  a velocità elevata,  proveniente dal  comune di Santhià (VC), si dirigeva verso Biella.     

        Atteso che  tale modello di autovettura era stato notato  nei giorni precedenti nelle pertinenze delle abitazioni ove erano stati consumati i furti e/o le truffe in danno di anziani, si decideva prontamente di seguire il veicolo, con molta difficoltà vista l’elevata velocità e le sconsiderate manovre effettuate, senza mai perderlo di vista. Raggiunto il comune di Cerrione- Frazione Vergnasco, il veicolo si arrestava per alcuni minuti in una zona appartata, dove in pochi attimi gli occupanti apponevano sulle le targhe originali della targhe adesive contraffatte. Successivamente l’auto in argomento riprendeva la marcia e si dirigeva verso il centro abitato di Sandigliano, ove dopo alcune manovre, che agli investigatori apparivano come un diversivo per eludere eventuali pedinamenti in atto, si fermava nei pressi di un condominio,  permettendo ad uno dei passeggeri di scendere dall’auto ed avvicinarsi al pannello dei citofoni, ove suonava spacciandosi per un venditore del “folletto”.

Gli uomini della Mobile, che con sagacia e intuito riuscivano a non farsi seminare,  notando che il soggetto sceso dal mezzo indossava un gilet grigio da lavoro, (camuffamento più volte indicato dalle vittime), temendo che di lì a poco avrebbero potuto essere messe in atto da parte dei tre malfattori azioni delittuose, pericolose per l’incolumità delle vittime, intervenivano e bloccavano i tre soggetti, successivamente identificati per  CENA Alessandro di anni 36,  ALAFLEUR Giacomo di anni 55 e ALAFLEUR  Maverik di anni 27,  tutti sinti piemontesi, proveniente dalle province di Asti e Torino.

CENA Alessandro veniva bloccato immediatamente, mentre gli altri due individui che si trovavano a bordo dell’auto, cercavano di darsi alla fuga compiendo manovre sconsiderate e  rischiando di investire alcuni degli agenti, che a stento riuscivano a scansarsi. L’auto veniva di fatto bloccata dal sopraggiungere, perfettamente sincronizzato, di altri equipaggi della Squadra Mobile.  

Tutti e tre i soggetti risultavano minuti di radio ricetrasmittenti con le quali comunicare rapidamente fra loro e CENA Alessandro si era applicato dei pezzi di cerotto adesivo, color pelle,  applicati sulle dita della mano destra, nonché su pollice ed indice della mano sinistra. Il predetto, in quanto soggetto già “schedato”, avrebbe evitato con tale accorgimento di essere identificato tramite le impronte digitali lasciate impresse nei luoghi o su oggetti eventualmente maneggiati.

 

Pertanto, i tre malfattori  venivano accompagnati presso  gli Uffici della Questura, ove gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal Commissario Capo D.ssa Marika VISCOVO,  coordinati dal Sost. Proc. Dott. Federico CARRAI, accertavano le responsabilità dei tre soggetti in relazione ai fatti commessi già in data 12.10.2017 sempre ai danni di persone anziane nei Comuni di Biella e Gaglianico. Di fatto, due dei tre soggetti venivano riconosciuti dalle persone offese, mediante individuazioni fotografiche, come il finto tecnico dei termosifoni e il finto vigile urbano, che avevano colpito in data 12.10.2017.

Considerato il sussistente pericolo di fuga dovuto all’assenza di un domicilio stabile e alla facilità di spostamento sul t.n. dei soggetti appartenenti alle comunità sinti, la consolidata professionalità nel delinquere evidenziata dall’uso di ricetrasmittenti, targhe contraffatte e cerotti applicati sulle dita, CENA Alessandro e ALAFLEUR Maverik  venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto. L’autista del veicolo, ALAFLEUR Giacomo, oltre a rispondere del reato di tentato furto, veniva tratto in arresto per resistenza a P.U., in quanto al momento del controllo, al fine di garantirsi l’impunità, cercava di fuggire col mezzo, ponendo in essere delle  manovre altamente pericolose, incurante della presenza degli agenti che gli intimavano di fermarsi. Questi ultimi riuscivano a evitare l’investimento solo grazie alla loro prontezza di riflessi.

I tre soggetti, al termine degli atti di rito, veniva tradotti presso la Casa Circondariale di Biella, come disposto dal Sostituto Procuratore Dott. Federico CARRAI.

Non si esclude che i tre sinti abbiano colpito in questa provincia anche in altre circostanze, pertanto si invitano le altre eventuali vittime di reati simili a contattare la Squadra Mobile – “Sezione Furti e Rapine” tel 015/3590411, per  le denunce non ancora formalizzate e/o riconoscimenti.


23/10/2017

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