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SQUADRA MOBILE

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Squadra Mobile

Catturato dalla Squadra Mobile di Biella, pericoloso latitante

OGGETTO: OPERTA Suvad, nato a Vares (Bosnia Erzegovina) il 11/11/1979

 

                                                  Catturando.

                                        

Comunicato per gli organi di stampa

        

Catturato dalla Squadra Mobile della Questura di Biella OPERTA Suvad, nato a Vares (Bosnia Erzegovina) il 11/11/1979 pericoloso  latitante sfuggito alla  cattura  nell’ operazione di polizia denominata “Alto Piemonte”, volta al contrasto della criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, che ha condotto all’individuazione ed allo smantellamento della locale ‘ndrina ed il conseguente arresto dei suoi vertici.-

                                                FATTO STORICO

In data 16 novembre 2016  la Squadra Mobile della Questura di Biella concludeva una lunga e complessa attività d’indagine, denominata “Operazione Alto Piemonte”, diretta dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia, tesa a reprimere il tentativo di infiltrazione nel tessuto economico-sociale biellese di soggetti legati agli ambienti della criminalità organizzata.

 

         Gli esiti dell’attività d’indagine  permettevano l’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere di diversi pericolosi soggetti affiliati al clan ‘ndranghetista “RASO – GULLACE – ALBANESE”, con lo smantellamento  di una “ ‘ndrina” radicata e operante in questa  provincia.

  

 

Nel corso  dell’ operazioni di esecuzione di dette misure cautelari, riusciva a far perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibile,  il cittadino bosniaco OPERTA Suvad di anni 38, ritenuto un “braccio operativo” del sodalizio criminale operante in questa provincia. Nei confronti dello stesso  pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere, poiché ritenuto responsabile a vario titolo dei delitti di  rapina, estorsione e di reati in a materia di armi, tutti aggravati per essere stati commessi con le modalità mafiose ed al fine di agevolare l’attività della associazione di stampo mafioso.

 

             Sulla base di quanto sopra, ritenendo ragionevole ipotizzare un fuga dal territorio nazionale del citato OPERTA Suvad, l’A.G. inquirente  emetteva a carico dello stesso un “ Mandato di Arresto Europeo”.

 

La continua e costante attività della Squadra Mobile  della Questura di Biella, finalizzata alla cattura del citato OPERTA Suvad, permetteva di individuare la probabile presenza dello stesso in Bosnia Erzegovina, ove lo stesso aveva trovato rifugio e riparo da ogni attività sia delle forze di  polizia  che dell’ Autorità Giudiziaria.

 

Nonostante ciò, gli investigatori della Squadra Mobile di Biella, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia torinese, grazie al continuo monitoraggio dei collegamenti “italiani” del catturando, acquisiva notizie  circa il probabile rientro nel territorio nazionale del citato OPERTA.

 

Infatti, in data 21 marzo u.s., personale della Squadra Mobile della Questura di Biella, in esito ad un servizio di osservazione e pedinamento, individuava nel capoluogo lombardo il catturando OPERTA Suvad, che veniva tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia.

        

         Con la presente operazione di polizia, conclusasi con la cattura di  OPERTA Suvad, oltre a garantire l’assicurazione alla giustizia di un pericoloso elemento rivelatosi al servizio di appartenenti alla criminalità organizzata, ha permesso, con il plauso dell’Autorità Giudiziaria, di acquisire l’ultimo tassello mancante all’operazione “Alto Piemonte”.

                                       


28/03/2017

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