Questura di Asti

Arrestati 2 cittadini albanesi per furto in abitazione

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L'arresto è avvenuto dopo un inseguimento a folle velocità per le vie cittadine

Nella serata di ieri, la Centrale Operativa 113 della Polizia di Stato - Questura di Asti ha ricevuto la segnalazione da parte della Sala Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri circa l'avvenuto furto, in un'abitazione di Castello d'Annone (AT), ad opera di malviventi. I ladri, fuggiti a bordo di autovettura Fiat Punto, erano stati intercettati dai Carabinieri i quali ne avevano perso le tracce dopo un iniziale inseguimento. Della Fiat Punto veniva comunicato il colore, il numero di targa e la direzione di fuga. Scattavano immediatamente le ricerche dell'autovettura, sulla base del Piano Coordinato di Controllo del Territorio, ed alle successive ore 23.25, in via Pietro Chiesa, l'autovettura veniva intercettata da un equipaggio di Volante proprio in servizio di controllo del territorio e prevenzione dei reati. Gli operatori incrociavano l'auto dei fuggitivi ed effettuavano immediatamente inversione di marcia, ma ilo conducente dell'auto sospetta, appena si accorgeva della manovra, iniziava ad accelerare fuggendo in direzione di questa via Sardegna. Nasceva così un inseguimento durato diversi minuti in numerose vie cittadine dove la Punto con manovre spericolate, percorreva ad alta velocità più strade anche contromano, attraversando incroci senza badare se da altre direzioni giungevano altri veicoli, mettendo in serio pericolo l'incolumità degli utenti della strada. Dell'inseguimento la Volante dava subito notizia alla Centrale Operativa e altre pattuglie in servizio sul territorio, appresa la notizia, intervenivano immediatamente in ausilio. Ad un certo punto l'auto con i malviventi entrava in via Bottino (via senza sbocco) fino a giungere in un parco cittadino posto a ridosso della collina. Vedendosi occlusa qualsiasi via di fuga, i malfattori dapprima provavano ad inchiodare diverse volte cercando di farsi tamponare, pensando così di poter bloccare la Volante, ma l'operatore di polizia alla guida riusciva abilmente ad evitare le collisioni. Successivamente, appena entrati nel parco, i malviventi inchiodavano nuovamente ed azionavano la retromarcia. Non potendo evitare l'auto dei malviventi a causa del fondo reso viscido dalla neve e dalla limitata larghezza della strada, l'A.R. 156 della Polizia di Stato veniva intenzionalmente e violentemente tamponata. Nonostante l'urto, il guidatore della suddetta Fiat Punto tentava una disperata manovra per riuscire comunque a sfuggire al controllo di Polizia, ma perdeva il controllo dell'auto, andando a schiantarsi in un fossato distante pochi metri. Prima che la Punto si fermasse nel fossato, dal posto guida, si lanciava fuori uno degli occupanti, precisamente il conducente, subito bloccato da uno degli operatori. Gli altri occupanti della vettura rimasti a bordo venivano bloccati da altri operatori sopraggiunti in ausilio. Appena controllato chi vi fosse a bordo, ci si accorgeva della presenza di due persone, di cui un minore, di anni 12, che aveva una ferita sanguinante al volto. Veniva immediatamente richiesto l'intervento del 118 che, dopo pochi minuti, trasportava il minore presso il locale pronto soccorso per essere medicato. Gli altri due occupanti che non avendo subito danni fisici venivano accompagnati presso questi uffici e venivano identificati per due cittadini di origine albanese, di 35 e 29 anni, senza fissa dimora, che risultavano corrispondere nella descrizione agli autori del furto consumato segnalato in precedenza. Uno dei fermati riferiva che il minore, sprovvisto di documenti, era suo figlio, di 12 anni, situazione verosimile data la notevole somiglianza. La vettura veniva perquisita e nella zona retrostante il sedile lato guida si rinvenivano due federe di cuscino di colore chiaro con all'interno suppellettili varie, oggetti metallici ed orologi, mentre dietro al sedile del lato passeggero veniva rinvenuta una borsa contenente numerosi strumenti da scasso. L'autovettura, senza copertura assicurativa, già sottoposta a sequestro amministrativo in data 14.01.2015 a seguito di contestazione ai sensi dell'Art. 193 C.d.S. ed affidata in giudiziale custodia, è risultata di proprietà di un altro cittadino albanese residente in provincia. I due stranieri venivano arrestati per il reato di furto in concorso, ricettazione, resistenza a Pubblico Ufficiale e per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Inoltre, uno dei due, essendo sprovvisto di titolo per la permanenza sul territorio italiano, veniva denunciato in stato di libertà ai sensi dell'art.10 bis d.l.vo 286 del 1998 e successive modifiche. Il minore, che veniva trattenuto presso il reparto di pediatria dell'ospedale di Asti per accertamenti sanitari, veniva lasciato in compagnia di una cugina, alla quale veniva successivamente affidato. I malviventi saranno accompagnati alla Casa Circondariale di Quarto d'Asti, così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti, in attesa di giudizio.
06/02/2015

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