QUESTURA di AREZZO
Ufficio di Gabinetto
COMUNICATO STAMPA
Gli agenti dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato della Polizia di Stato di Sansepolcro al termine di una serrata indagine fermavano una persona resasi responsabile di tentata rapina aggravata a mano armata a danno di una pensionata Biturgense.
Il giorno precedente gli agenti venivano a conoscenza dalla figlia dell’anziana signora che nella tarda mattinata la madre, dopo essersi recata in banca per riscuotere la pensione, si dirigeva verso casa percorrendo le vie del centro storico di Sansepolcro, quando all’improvviso veniva fermata da un giovane il quale estraeva da sotto il giubbotto una pistola e puntandogliela contro tentava di rapinarla dei soldi della pensione che aveva appena prelevato; a questo punto però il provvidenziale sopraggiungere in lontananza di altre persone metteva in fuga il rapinatore, particolare quest’ultimo che ha da subito indirizzato gli investigatori a ricercare una persona della zona.
Immediatamente i poliziotti dell’anticrimine sentita la testimonianza dell’anziana avviavano le indagini e seguendo a ritroso il percorso che la signora aveva loro indicato riuscivano ad acquisire le immagini di vari sistemi di videosorveglianza del centro storico che ritraevano la donna seguita a sua insaputa da un giovane che tuttavia rimaneva ancora ignoto. Ma l’intenso lavoro investigativo degli agenti di polizia portava già nella tarda serata i suoi frutti, difatti incrociando i dati in possesso con le testimonianze acquisite e confrontando i fotogrammi dei filmati con alcuni profili di noti social, riuscivano ad individuare il presunto colpevole. Lo stesso veniva tenuto sotto stretto controllo ed aspettato il momento proficuo i poliziotti lo bloccavano nella mattinata odierna mentre stava ancora dormendo nel suo letto. Si tratta di un trentacinquenne della valtiberina il quale, dopo il fermo e messo alle strette, ha ammesso tutte le sue responsabilità facendo anche ritrovare due pistole di cui una utilizzata per la tentata rapina, entrambe comunque dopo un primo esame risultavano essere una riproduzione di arma semiautomatica.