Questura di Ancona

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"LE PANTERE" DELLA QUESTURA VIGILANO SULLA CITTA'

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COLTELLI E TRONCHESI SEQUESTRATI

UN FURTO SVENTATO, DUE PERSONE DENUNCIATE, DUE FOGLI DI VIA OBBLIGATORI

Finisce con due fogli di via obbligatori la fuga tra le città italiane di “Bonnie e Clyde” rumeni in giro per la penisola in caccia di “nonnini” da derubare, noti a tutte le Forze dell’Ordine.

Ieri mattina, verso le ore 10.30, un equipaggio della Squadra Volante durante il pattugliamento del territorio notava tra i banchi del mercato di piazza Roma una donna che si aggirava furtivamente tra le bancarelle.

Gli agenti insospettiti da quell’atteggiamento decidevano di seguire da lontano tutti i movimenti della giovane straniera.

La donna adocchiava le persone anziane intente a fare gli acquisti e a distanza faceva dei cenni di assenso con il capo diretti ad un uomo che indossava un camice lungo e chiaro e con il volto truccato di bianco tanto da fargli assumere un aspetto alquanto emaciato.

L’uomo, raccolti i segnali, si avvicinava alle vittime prescelte con un andatura claudicante e aggobbita, cercando di richiamare l’attenzione degli anziani.

Mentre chiedeva l’elemosina e raccontava loro tutti le sue “sciagure”, la donna si avvicinava di soppiatto e sbirciava all’interno delle borse dei malcapitati.

Intuito lo stratagemma e decisi a fermare sul nascere ogni intento criminale, gli agenti delle Volanti intervenivano immediatamente.

Alla vista delle divise, la donna arraffata la grande gonna che indossava fuggiva a gambe levate verso corso Stamira, mentre l’uomo, “miracolosamente” sanato, ingaggiava una fuga tra i banchi del mercato verso Corso Mazzini.

Tutto vano perché le “Pantere” delle Volanti avevano già bloccato tutte le vie limitrofe a piazza Roma, riuscendo così a bloccarli ed identificarli.

Accompagnati presso gli Uffici della Questura venivano sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici che ne svelavano le generalità: coniugi di origine rumena, lui classe 1980, lei 1988, residenti in provincia di Perugia, senza alcuna occupazione, entrambi gravati da precedenti di polizia per furto aggravato, ricettazione, invasione di edifici, reati contro la persona, con numerosi divieti di ritorno in vari comuni italiani.

Dopo le formalità di rito i due venivano muniti di un foglio di via obbligatorio dalla città di Ancona: per tre anni non potranno tornare nel capoluogo dorico.

 

 

 

Alle ore 18.30 di ieri,  una diciannovenne extracomunitaria originaria del Sudamerica, residente nel capoluogo veniva deferita all’Autorità Giudiziaria dalla Squadra Volante della Questura per furto aggravato, violenza sulle cose e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

La giovane entrava verso le ore 17.30 in un negozio di abbigliamento sito all’interno di un centro commerciale del capoluogo e incominciava a girovagare tra i vari scaffali accumulando un numero considerevole di capi di abbigliamento che adagiava sulle braccia.

La quantità di vestiti non passava inosservata agli addetti alla vigilanza che incominciavano ad insospettirsi e a seguire da lontano la cliente.

La donna portava all’interno di un camerino di prova tutta la merce selezionata e vi stazionava per più di mezz’ora e, uscirne senza più un capo di abbigliamento.

All’interno del camerino erano spariti i vestiti ma a terrà vi erano tutti i sistemi antitaccheggio strappati dalla merce in esposizione.

Subito gli addetti alla vigilanza allertavano il 113 della Questura e insieme agli agenti delle Volanti attendevano la giovane in prossimità delle casse.

Di fronte alle richieste dei poliziotti la diciannovenne apriva la propria borsa all’interno della quale aveva occultato quattro paia di pantaloni, alcune magliette e canottiere. Inoltre nelle tasche dei pantaloni che indossava veniva rinvenuto un costume da bagno, merce trafugata per un valore di alcune centinaia di euro.

I capi di abbigliamento avevano tutti dei vistosi buchi procurati dalla donna stessa che pur di accaparrarsi i vestiti non aveva esitato ad usare le lunghe forbici rosse, occultate tra gli indumenti rubati, per strappare i sistemi antifurto applicati alla merce.

Dopo le formalità di rito la donna veniva denunciata a piede libero.

 

 

Provvidenziale intervento della Polizia questa notte dove grazie al coraggio del proprietario di un appartamento e il tempestivo arrivo delle Volanti della Questura veniva sventato un tentativo di furto in casa.

Poco dopo la mezzanotte dei malviventi tentavano di introdursi in un’abitazione sita in zona Passo Varano ma i movimenti maldestri provocavano dei rumori che mettevano in allarme il proprietario il quale non esitava ad accendere tutte le luci e a sorprendere due estranei sul balcone di casa.

Immediatamente contattava il 113 della Questura e sul posto giungeva un equipaggio della Squadra Volante.

I malviventi intuito che presto sarebbero arrivate le Forze dell’Ordine desistevano dai loro intenti e saltando dal balcone si dileguavano in mezzo alla vegetazione.

Gli agenti pattugliavano tutta la notte l’intera zona addentrandosi anche nei luoghi più impervi che circondavano lo stabile: il buio e la vegetazione contribuivano alla fuga dei ladri.

Sono tutt’ora in corso le indagini per identificare gli autori del tentato furto.

 

 

Questa mattina alle ore 11.30, in corso Garibaldi, un equipaggio della Squadra Volante impegnata nei controlli straordinari del territorio intercettava un’auto utilitaria con a bordo due individui: la predetta vettura era stata già incrociata poche ore prima nel quartiere Vallemiano, e marciava con le stesse modalità, bassa velocità e con i finestrini abbassati come se gli occupanti stessero tenendo sott’occhio qualcosa o qualcuno.

Immediatamente veniva fermata e identificati autista e passeggero: un cittadino italiano e un cittadino extracomunitario originario dell’Albania, coetanei, classe 1987, entrambi residenti nel capoluogo.

I due si mostravano alquanto agitati e cercavano di rispondere velocemente ed evasivamente alle domande dei poliziotti denotando fretta nel far terminare il controllo di polizia.

Avevano, infatti, di che preoccuparsi dal momento che durante la perquisizione dentro il borsello del cittadino italiano venivano rinvenuti due coltelli a serramanico, di genere proibito, e un paio di tronchesi.

Interrogato, il fermato non sapeva dare una plausibile spiegazione sul motivo del possesso di tali oggetti.

Entrambi venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura e da un controllo emergevano a loro carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Dopo le formalità di rito venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per porto ingiustificato di armi ed oggetti atti ad offendere


24/06/2016

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