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Autista di autobus infedele

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Commissariato di Casale Monferrato

La Polizia di Stato di Casale M.to nel gennaio scorso ha individuato e denunciato l'autore del furto di una carta di pagamento carburante di proprietà di una nota azienda di trasporti locale che era stata poi utilizzata indebitamente presso un distributore di Asti, per effettuare rifornimenti simulati di carburante al fine di avere il corrispettivo in denaro contante. Nella stessa operazione sono stati inoltre denunciati tre dipendenti del distributore che, realizzando un concorso nel reato, effettuavano materialmente le operazioni fraudolente, ricevendo in cambio una "percentuale" del guadagno per la loro collaborazione. Le indagini sono state avviate il 10 gennaio scorso, allorquando l' Amministratore Unico e Legale Rappresentante di una società casalese di trasporto ha denunciato presso la Squadra Investigativa del Commissariato un'anomalia nei riscontri contabili relativi ai rifornimenti di carburante eseguiti a mezzo carta di credito per carburanti ed ha proposto perciò la denuncia per questi fatti. La Squadra Investigativa ha immediatamente avviato l'indagine per risalire all'autore del furto e della sottrazione indebita del carburante, pari a litri 8.141,66 equivalenti ad un valore di € 11.066,92 compiuti nel periodo dal 04/08/2012 al 28/12/2012; nel corso di quest'attività i poliziotti hanno accertato che il carburante non era mai stato effettivamente immesso nel serbatoio dell'autobus al quale era abbinata la carta sottratta, in quanto nei giorni e negli orari di prelievo, si trovava in posti diversi da Asti, luogo ove è ubicato il distributore di carburante che risultava dagli estratti conti dell'erogazione dello stesso, né che il gasolio fosse stato erogato in altri autobus o mezzi della stessa azienda. Nel distributore di Asti gli investigatori, attraverso il sistema di video sorveglianza interno, hanno accertato che nel periodo suddetto, per ben 26 volte, un uomo aveva utilizzato la tessera rubata senza mai effettuare realmente alcun rifornimento ma intascando ogni volta il denaro corrispondente alla fittizia erogazione. Il soggetto in questione si è avvalso della complicità di due donne ed un uomo, tutti dipendenti del distributore prima specificato, che per questo "favore" ricevevano in cambio del denaro. Le immagini in questione, immediatamente elaborate dal personale della Polizia Scientifica, hanno permesso di evidenziare diversi significativi "particolari" sia del soggetto in questione che degli indumenti indossati dall'autore del reato. Sulla base di questi riscontri oggettivi e di altri acquisiti dagli investigatori, sono stati trovati numerosi elementi probatori che hanno permesso di risalire in modo altamente probante ad un autista di quell'azienda, di 40 anni, residente ad Asti, nei confronti de quale, nello stesso giorno è stato richiesto all' A.G., un decreto di perquisizione personale e locale prontamente eseguito. L'autista, rintracciato nello stesso giorno al termine del turno di servizio è stato controllato e nella sua autovettura, nel corso della perquisizione è stata rinvenuta e sequestrata una ricevuta d'acquisto copia cliente effettuata il 13.12.2012 c/o il distributore di Asti, per un importo di € 560,00 con addebito sulla carta rubata ed un foglietto con annotato il codice PIN della stessa. Contestualmente al ricevimento di quanto sopra l'uomo, vistosi scoperto, non poteva che ammettere l'addebito, fornendo ampia collaborazione agli investigatori, consentendo loro di rinvenire, sulla ex ss. 31 nel tratto di strada compreso fra l'incrocio con Balzola (AL) località Cantone Cavallino e Cantone Corno, nr. 4 frammenti della carta carburante utilizzata per l'azione fraudolenta. L'uomo ha spiegato agli investigatori che, dopo aver rubato la tessera, aveva effettuato alcune operazioni e poiché nessuno si era accorto del prelievo illecito, non aveva resistito alla tentazione di proseguire per ottenere denaro contante ogni qual volta ne avesse bisogno, al fine di soddisfare il desiderio di acquistare materiale tecnologico e scarpe di marca, (effettivamente nella sua abitazione erano presenti in gran quantità detti oggetti) e per poter fare regali e portare a cena la sua giovanissima fidanzata.
21/02/2013

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