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denunciato funzionario comunale “infedele”: tradito da codice a “barre”

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Casale Monferrato: denunciato funzionario comunale.

La Polizia di Stato di Casale M.to, nell'ottobre 2011, al termine di una articolata attività di indagine iniziata nel marzo 2010 a seguito di una segnalazione proveniente dall'Amministrazione Comunale di S. Giorgio M.to (AL), ha denunciato alla Procura della Repubblica di Casale M.to, per i reati di peculato e concussione, un funzionario comunale di 46 anni, alessandrino, responsabile del servizio dell'area-tecnica del Comune, incaricato dal 2008 della direzione dei lavori pubblici, delle opere di manutenzione ad immobili e mobili, della gestione dei cantonieri, nonché nominato responsabile dell'area cimiteriale, attualmente dimessosi dall'incarico.

Grazie alla copiosa documentazione probatoria acquisita dal personale della Polizia di Stato nel corso delle indagini, il 19 marzo scorso, il G.I.P. del Tribunale di Casale M.to ha emesso sentenza di condanna a seguito di "patteggiamento" per i suddetti reati, infliggendogli due anni di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, sostituita con la semidetenzione per lo stesso periodo. Il Funzionario infedele aveva la possibilità, come previsto dalla normativa vigente ed entrol'ammontare di 50.000 euro, di non indire gare d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori e, pertanto, di assegnare direttamente l'esecuzione delle opere attraverso l'accordo stipulato fra lo stesso ed il relativo fornitore.

I poliziotti hanno accertatoche questi, in alcuni casi, imponeva ai fornitori la redazione di preventivi di spesa in cui risultassero maggiorati i costi di manodopera e di fornitura del materiale affinché il "surplus"originatosi potesse essere impiegato per coprire le spese relative alle opere di ristrutturazione della propria abitazione di Alessandria, mentre in altri acquistava materiale che poi dirottava presso la sua residenza, ma caricando la fattura sulle casse comunali.

Le aziende chiamate a effettuare i lavori erano "costrette" a subire tale imposizione, pena la futura esclusione da altri affidamenti di opere pubbliche e il ritardo doloso dell'effettuazione dei pagamenti dovuti. In particolare, nel momento in cui si è reso conto di essere oggetto di accertamenti giudiziari, il funzionario comunale ha tentato, con un gesto di disperazione, di depistare le indagini: infatti, essendo risultato che si era appropriato di alcune latte di vernice e solvente che erano state utilizzate per i lavori della propria abitazione, ha acquistato con proprio danaro la stessa identica merce per farla rinvenire e dimostrare la sua estraneità all'ipotesi di reato contestata ( il peculato). Ma ha fatto male i suoi calcoli perché i poliziotti di Casale avevano già proceduto a fotografare i contenitori della vernice e, attraverso la comparazione del codice a barre, tale merce detenuta in quel momento dall'uomo è risultata diversa da quella che egli aveva effettivamente utilizzato per i lavori della propria abitazione e che erano stati acquistati con soldi pubblici. E'stato calcolato che, in totale, l'indebito arricchimento dell'ex funzionario tecnico ammonti a circa 122.000 euro. Casale Monferrato (AL), 30 marzo 2012
30/03/2012

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