Quarantaduenne licatese denunciato perchè responsabile del reato di istigazione alla violenza
Gli agenti del Commissariato di P.S. di Licata, nell’ambito dell’attività di monitoraggio del web finalizzata anche alla repressione dei reati di istigazione a delinquere connessi agli interventi di demolizione dei manufatti abusivi in corso di svolgimento in quel centro marinaro, hanno scandagliato la rete al fine di verificare la presenza di espressioni postate sui social dal contenuto diffamatorio o, addirittura, potenzialmente integranti il reato di istigazione a delinquere.Tale attività consentiva di individuare ed identificare compiutamente diversi soggetti che, nel commentare i fatti relativi alla demolizione degli immobili abusivi, non esitavano a pubblicare espressioni chiaramente istiganti alla violenza.L’ultimo, in ordine di tempo, ad essere chiamato a rispondere delle proprie azioni è stato R.S., quarantaduenne licatese.A seguito di alcune frasi postate sul noto social facebook, egli veniva prima denunciato all’A.G. per il reato di istigazione a delinquere e, successivamente, con provvedimento del Sig. Questore, si vedeva revocato il porto d’armi. Infatti la condotta in parola, oltre a configurare ipotesi di reato portate all’attenzione della competente A.G., palesavano l’assenza, in capo all’autore, dei requisiti soggettivi di affidabilità per il possesso delle armi.