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PROGETTI DI EDUCAZIONE STRADALE: “ICARO 2018” “BICI SCUOLA 2018”

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progetto icaro

Si sono conclusi la scorsa settimana i progetti di educazione stradale “ICARO 2018”*  (giunto alla XVIII Edizione) e “BICI SCUOLA 2018”, portati avanti nelle scuole della provincia iblea, con il coinvolgimento di circa 1000 studenti (dalle scuole dell’infanzia alle scuole superiori), rivolti alla tutela degli utenti vulnerabili (i cosiddetti utenti deboli della strada: pedoni, ciclisti, motociclisti) con specifico riferimento ai maggiori pericoli presenti sulla strada, ed in particolare alla disattenzione durante la guida (fenomeno del c.d. multitasking: ovvero guidare e fare uso del telefono contemporaneamente).

Il messaggio lanciato è stato: “guidare non si coniuga con telefonare, messaggiare, whatsappare”.

Nelle scuole iblee sono stati illustrati i programmi messi a punto dagli esperti della Facoltà di Psicologia dell’Universitá “La Sapienza” di Roma, da parte di Operatori della Polizia di Stato appositamente formati presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno.

Con il progetto “Icaro” si è puntato su temi di assoluta attualità per questa provincia, in quanto, sebbene nel 2017 si siano verificati 12 incidenti mortali (il numero più basso di vittime della strada degli ultimi 20 anni), 8 vittime erano appartenenti agli utenti deboli della strada (4 motociclisti + 2 ciclisti + 2 pedoni); l’anno prima, nel 2016, su 18 incidenti mortali verificatisi in provincia, 12 vittime appartenevano agli utenti deboli (7 motociclisti, 2 ciclisti e 3 pedoni).

 

Dal 2014 ad oggi sono 27 i motociclisti coinvolti in incidenti mortali, 9 ciclisti e 9 pedoni.

 

Il progetto “Icaro 2018” è stato proposto nelle scuole secondarie di 1 grado della provincia:

  • “F. Crispi” di Ragusa, diretto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Grazia Carfì;
  • I.C. “ Giovanni XXIII” di Modica, diretto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Carmela Nigro;
  • I.C. “R. Poidomani” di Modica, diretto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Concetta Spadaro;
  • I.C. “L. Capuana”, nelle sedi di Giarratana e Monterosso, diretto dal Dirigente Scolastico Prof. Claudio Linguanti.

 

In riferimento alla tutela degli utenti deboli, sono stati somministrati dei questionari pre e post intervento sia agli studenti che agli insegnanti; gli interventi consistono nel mostrare spot e campagne pubblicitarie, video didattici, con incidenti e ricostruzioni in 3D e nello svolgimento di esercizi connessi ai temi trattati. Tale modalità consente agli studenti di rilevare i rischi e di porre in essere le condizioni per una maggiore sicurezza.

Per quanto riguarda la disattenzione alla guida è stato evidenziato, mostrando anche in questo caso dei filmati e dei questionari, che il “multitasking” (ossia lo svolgere più attività simultaneamente) sia in realtà una bugia, perché di fatto continuiamo a svolgere una sola attività alla volta, anche se crediamo di svolgerle entrambi e perdiamo molto tempo ed energie nel passaggio da un’attività ad un’altra. Sulla strada, infatti, il “multitasking” è da intendersi come una pericolosa bugia perché ogni qualvolta spostiamo l’attenzione su un altro compito, di fatto, è come se ci  muovessimo ad occhi chiusi.   

Inoltre, nelle scuole  primarie e dell’infanzia I. C. “R. Poidomani” di Modica, diretto dal Dirigente Scolastico Spadaro Concetta, con la collaborazione della Prof.ssa Maria Grazia Spallanzani è stato portato avanti il progetto nazionale “Bici Scuola 2018”, volto alla conduzione in sicurezza dei velocipedi.  A tal fine, agenti della Polizia Stradale di Ragusa, appositamente formati presso il Centro di Addestramento della Polizia di Stato di Spoleto, hanno avviato presso gli istituti scolastici sopra indicati, nei mesi scorsi, un programma di formazione che ha coinvolto i bambini più piccoli. Il Corso è stato incentrato sulla visione di video tutorial che illustravano comportamenti corretti e scorretti e su interviste a personaggi significativi ed al loro rapporto con la bicicletta. La visione di filmati e cartoni animati ha evidenziato come sia più sicuro viaggiare sulle strade utilizzando il casco, le luci anteriori e posteriori sulle bici, così come i campanelli, che si rivelano molto utili per segnalare la presenza. Gli agenti, inoltre, hanno insegnato ai bambini come indossare correttamente il caschetto, in quanto, un uso non corretto compromette la loro sicurezza ed hanno suggerito loro di indossare delle pettorine fosforescenti per essere più visibili. La presenza dei citati dispositivi infatti, alcuni previsti espressamente dal Codice della Strada (segnatamente il campanello, le luci anteriori e posteriori, i catarifrangenti), si rivelano di fondamentale importanza per l’incolumità del ciclista.

Il ciclo di educazione stradale, portato avanti dalla Polizia Stradale di Ragusa, ha visto coinvolgere anche i ragazzi delle scuole di istruzione superiore, in collaborazione con l’Associazione “Cittadinanza Attiva” diretta dalla Prof Anna Maria Chiaramonte,  con incontri che sono stati tenuti a Vittoria con gli studenti dell’Istituto magistrale “G. Mazzini” diretto dal dirigente scolastico prof.ssa Emma Barrera, dell’Istituto di Istruzione Superiore ITCG  "E. Fermi” diretto dalla prof.ssa Rosaria Costanzo e dell’ Istituto  professionale "G. Marconi" diretto dalla Prof.ssa Antonia Maria Vaccarello.

    

*“Icaro” nasce nel 2001 per diffondere tra adolescenti e giovani la cultura della sicurezza su strada, cercando di modificare mentalità e comportamenti spesso pericolosi. L'iniziativa ha sempre avuto l'obiettivo di far comprendere ai giovani l'importanza del rispetto delle regole. Promuovere una cultura della legalità ed evitare che i giovani assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali. Dal 2009 è stato esportato in Europa come iniziativa pilota in tema di campagne per la prevenzione degli incidenti stradali, nell'ambito del progetto ICARUS (Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety), finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Ministero dell'Interno. Nei diversi anni il Progetto ICARO ha saputo sperimentare diverse forme di comunicazione, cercando di adottare un linguaggio sempre più vicino ai giovani e capace di sensibilizzarli al tema della sicurezza stradale.  


26/05/2018

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