In questi ultimi mesi il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, su disposizione del Questore Lauro, ha ulteriormente incentivato il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed in particolare dell’eroina, all’origine di un certo allarme sociale dovuto ai numerosi casi di tossicodipendenza registrati anche fra i giovani e giovanissimi.
Detta attività, che ha già permesso nelle passate settimane di trarre in arresto diversi cittadini stranieri in prevalenza all’interno del Parco Miralfiore, in questi ultimi tempi veniva indirizzata su un quarantenne pesarese, sospettato di essere coinvolto in un fenomeno di spaccio.
Lo stesso, oggetto di un attento monitoraggio, nella prima mattinata dello scorso 18 luglio, intercettato dai poliziotti in questo Corso XI Settembre e sottoposto a controllo, veniva trovato in possesso di tre dosi di eroina. Le successive perquisizioni effettuate nei suoi confronti consentivano di recuperare ulteriori 8 dosi della medesima sostanza occultate in un armadio della sua abitazione.
L’uomo, pertanto, veniva tratto in arresto per spaccio e per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nella mattinata odierna, a seguito di rito direttissimo, il Giudice del Tribunale di Pesaro convalidava l’arresto e condannava il 40enne alla pena di mesi 6 e 900 euro di multa.
Nella medesima circostanza il Giudice, constatando che l’arrestato si trovava già in regime di pena sospesa a seguito di una precedente condanna, su richiesta del P.M. revocava tale sospensione, oltre a non concederla per la nuova condanna. Ne consegue che egli, al passaggio in giudicato della sentenza, si troverà a dover scontare la somma delle due pene, ossia 16 mesi di reclusione.
Prosegue quindi l’attività della Squadra Mobile per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti; attività che recentemente ha portato all’arresto di un albanese che deteneva mezza tonnellata di marijuana e 40 grammi di coca e di un secondo albanese che deteneva 100 grammi circa di cocaina, oltre a diversi arresti nel corso della c.d. “attività di piazza”, in prevalenza di cittadini stranieri dediti al traffico di eroina.