Questura di Perugia

  • Via Emanuele Petri - 06100 PERUGIA ( Dove siamo)
  • telefono: 07550621
  • email: Ufficio di Gabinetto: dipps159.00f0@pecps.poliziadistato.it - Divisione Anticrimine: dipps159.00R0@pecps.poliziadistato.it - Divisione P.A.S.: dipps159.00N0@pecps.poliziadistato.it - Ufficio Immigrazione: dipps159.00P0@pecps.poliziadistato.it

TRUFFA AI DANNI DI 2 ANZIANE: ESEGUITA MISURA CAUTELARE.

CONDIVIDI
foto

Il personale della Polizia di Stato di Perugia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Perugia nei confronti di una donna – cittadina italiana, classe 1982, gravata da precedenti di polizia – indagata per il reato di truffa aggravata in concorso. Il contesto investigativo, nel cui ambito è stato chiesto ed emesso il provvedimento cautelare, attiene a due episodi di truffa perpetrati entrambi lo scorso 26 febbraio in danno di due persone anziane, rispettivamente di 94 e 84 anni, residenti nel Comune di Perugia e Corciano; attraverso una tecnica ormai “consueta” gli autori della truffa dopo aver individuato le vittime, generalmente persone anziane, le contattano telefonicamente e fingendosi parenti o appartenenti alle forze dell’ordine, rappresentano il fatto che un congiunto si trova in difficoltà ed ha immediato bisogno di denaro e poi, una volta carpita la fiducia della vittima ed avuto l’assenso al prestito, si presentano presso l’abitazione per ritirare il denaro ed i preziosi che l’anziano ha messo a disposizione per il congiunto. Nella mattinata del 26 febbraio giungevano al numero di pubblica utilità una serie di telefonate nelle quali diverse persone riferivano di essere state contattate da un interlocutore di sesso maschile che affermava come un loro congiunto si trovasse in difficoltà chiedendo denaro e preziosi da ritirare presso l’abitazione. Nel primo pomeriggio giungeva alla centrale operativa una ulteriore telefonata nella quale veniva segnalata una tentata truffa in località Corciano; la Polizia attivava una serie di ricerche nelle zone indicate dai segnalanti all’esito delle quali veniva individuata una autovettura - noleggiata a Napoli - con a bordo una donna. Fermata per un controllo alla guida veniva identificata una donna di 41anni originaria della Campania con precedenti penali per il reato di rapina che appariva subito in evidente stato di agitazione. L’esito della perquisizione dava esito positivo; all’interno della borsa venivano trovate banconote di vario taglio per un totale di € 2.700,00 mentre nel portabagagli dell’auto veniva rinvenuta, abilmente occultate, una busta contente diversi monili e preziosi.  Per questi motivi, la 41enne -  non avendo elementi tali da giustificare la provenienza di quanto rinvenuto -  veniva deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata in concorso.Le indagini condotte nei momenti immediatamente successivi - supportate anche con le denunce presentate dalle anziane signore rispettivamente i giorni 27 e 28 - consentivano di acquisire una serie di elementi nell’ambito dei quali veniva definito anche il modus operandi dell’indagata e del complice rimasto allo stato ignoto:

  • nel primo episodio un uomo avrebbe contattato la vittima e presentatosi come suo cognato, le comunicava di avere necessità impellente di un prestito di € 5.000,00, aggiungendo di mettere da parte soldi e preziosi preannunciando, poi, che sarebbe passata una donna per il ritiro. Cosa che avveniva di lì a poco;
  • nel secondo episodio un uomo avrebbe contattato la vittima e presentatosi come nipote, rappresentava, anche in questo caso, la necessità di reperire denaro contante e oro, che avrebbe poi restituito di lì a poco; in questo caso l’uomo evidenziava all’interlocutrice che a breve sarebbe passata presso la sua abitazione una “postina” delegata per il ritiro. Anche in questo caso quanto richiesto veniva ritirato di lì a poco da una donna.

Dopo aver convocato in ufficio le denuncianti, la Polizia mostrava loro gli oggetti rinvenuti a bordo dell’autovettura condotta dalla 41enne nonché procedeva ad un riscontro fotografico; entrambe riconoscevano come propri i monili rinvenuti nonché indicavano la donna come colei che aveva proceduto al ritiro presso l’abitazione. Ulteriori elementi di responsabilità in capo alla donna emergevano dal cellulare a lei in uso, dalle telecamere di sorveglianza lungo il tragitto stradale, nonché dai tracciati del GPS che collocavano l’autovettura presso le abitazioni delle due vittime nello stesso momento in cui sarebbero avvenuti i prelievi.  Ricostruita l’intera vicenda, anche sulla scorta degli elementi d’indagine forniti dalla Squadra Mobile, valutati i precedenti di polizia dell’indagata e anche il concreto pericolo di reiterazione del reato, questo Ufficio ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare. Il G.I.P. del Tribunale di Perugia ritendo che “”la limitazione della libertà di azione e movimento è attualmente necessaria ed imprescindibile, onde evitare che la prevenuta possa reiterare le condotte per cui si procede, non ritenendosi sufficienti misure non custodiali, che al contrario la lascerebbero libera di spostarsi e di perpetrare ulteriori delitti “” ha applicato nei confronti della donna la misura cautelare degli arresti domiciliari da scontare presso la residenza.  Il personale della Squadra Mobile ha eseguito il provvedimento cautelare notificandolo all’indagata presso il domicilio.


03/05/2024

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

18/05/2024 11:01:48